Domenica 27 Novembre

Pieve:  alla Santa Messa delle ore 8.00 ricordiamo Gastone Crescioli (Via Barducci, 9) e Fra Roberto Iandelli, nativo di Borgo, Monaco Vallombrosano a Montenero.

Locali della Pieve: ore 10.30 incontro di Catechismo per i Ragazzi di I Media che poi partecipano alla S. Messa delle 11.30 durante la quale appongono la propria firma sul libro dei Cresimandi.

All’uscita delle Sante Messe (in Pieve ore 10.00, 11.30 18.00 e Olmi ore 10.00) i nostri giovani offriranno i biscotti fatti da loro per sostenere la partecipazione alla Giornata Mondiale della Gioventù della prossima estate. Sosteniamoli.

Lunedì 28 Novembre

Centro Giovanile: ore 19.30 incontro per i giovanissimi del post Cresima 2008.

Martedì 29 Novembre

Centro Giovanile: ore 19.45 incontro per i ragazzi del post Cresima 2010.

Mercoledì 30 Novembre

Olmi: ore 15.30 incontro sinodale aperto a tutti.

Centro Giovanile: ore 20.00 incontro per i ragazzi del post Cresima 2009.

Giovedì 1 Dicembre

Il Mulino – Vicchio: ore 18.30 – 20.00 “Il catechista annunciatore e testimone di speranza”. Incontro di formazione per i Catechisti del Vicariato del Mugello a cura dell’Ufficio catechistico Diocesano.

Propositura di Scarperia: ore 21.00 incontro di preghiera per i giovani del Vicariato del Mugello.

Sabato 3 Dicembre

Centro Giovanile: dalle 10.00 alle 12.00 incontro di Catechismo per i Ragazzi di Quarta Primaria.

Pieve: ore 10.30 Enrico Stefanacci e Alice Pasi celebrano il Sacramento del Matrimonio.

Domenica 4 Dicembre

Locali della Pieve: incontro di Catechismo per i Bambini di Terza Primaria dopo la S. Messa delle 10.00.

Figliano: dalle 15.00 alle 18.30 incontro per i Cresimandi di Prima Media.

Pieve: ore 16.00 Mirian Provisionato riceve il Santo Battesimo.

Pieve: alla Santa Messa delle 18.00 partecipano i Vigili del fuoco in occasione della loro Patrona Santa Barbara.

ANNIVERSARI DI MATRIMONIO

Le coppie di sposi che nel 2020, 2021 e quest’anno 2022 hanno celebrato un anniversario significativo delle loro nozze sono invitati a comunicarlo ai sacerdoti in sacrestia in vista della celebrazione comunitaria di Domenica 11 Dicembre ore 11.30 in Pieve. Le coppie che lo desiderano possono poi fermarsi a pranzo insieme al Centro Giovanile.

SANTO ROSARIO

Ogni Domenica alle 17.30 viene recitato il Santo Rosario in Pieve.

Catechesi del Papa sulla Vecchiaia: Catechesi sulla Vecchiaia:

10. Giobbe. La prova della fede, la benedizione dell’attesa

Il brano biblico che abbiamo ascoltato chiude il Libro di Giobbe, un vertice della letteratura universale. Noi incontriamo Giobbe nel nostro cammino di catechesi sulla vecchiaia: lo incontriamo come testimone della fede che non accetta una “caricatura” di Dio, ma grida la sua protesta di fronte al male, finché Dio risponda e riveli il suo volto. E Dio alla fine risponde, come sempre in modo sorprendente: mostra a Giobbe la sua gloria ma senza schiacciarlo, anzi, con sovrana tenerezza, come fa Dio, sempre, con tenerezza. Bisogna leggere bene le pagine di questo libro, senza pregiudizi, senza luoghi comuni, per cogliere la forza del grido di Giobbe. Ci farà bene metterci alla sua scuola, per vincere la tentazione del moralismo davanti all’esasperazione e all’avvilimento per il dolore di aver perso tutto.

In questo passaggio conclusivo del libro – noi ricordiamo la storia, Giobbe che perde tutto nella vita, perde le ricchezze, perde la famiglia, perde il figlio e perde anche la salute e rimane lì, piagato, in dialogo con tre amici, poi un quarto, che vengono a salutarlo: questa è la storia – e in questo passaggio di oggi, il passaggio conclusivo del libro, quando Dio finalmente prende la parola (e questo dialogo di Giobbe con i suoi amici è come una strada per arrivare al momento che Dio dia la sua parola) Giobbe viene lodato perché ha compreso il mistero della tenerezza di Dio nascosta dietro il suo silenzio. Dio rimprovera gli amici di Giobbe che presumevano di sapere tutto, sapere di Dio e del dolore, e, venuti per consolare Giobbe, avevano finito per giudicarlo con i loro schemi precostituiti. Dio ci preservi da questo pietismo ipocrita e presuntuoso! Dio ci preservi da quella religiosità moralistica e quella religiosità di precetti che ci dà una certa presunzione e porta al fariseismo e all’ipocrisia.

Ecco come si esprime il Signore nei loro confronti. Così dice il Signore: «La mia ira si è accesa contro di [voi][…], perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe. […]»: questo è quello che dice il Signore agli amici di Giobbe. «Il mio servo Giobbe pregherà per voi, affinché io, per riguardo a lui, non punisca la vostra stoltezza, perché non avete detto di me cose rette come il mio servo Giobbe» (42,7-8). La dichiarazione di Dio ci sorprende, perché abbiamo letto le pagine infuocate della protesta di Giobbe, che ci hanno lasciato sgomenti. Eppure – dice il Signore – Giobbe ha parlato bene, anche quando era arrabbiato e anche arrabbiato contro Dio, ma ha parlato bene, perché ha rifiutato di accettare che Dio sia un “Persecutore”, Dio è un’altra cosa. E in premio Dio restituisce a Giobbe il doppio di tutti i suoi beni, dopo avergli chiesto di pregare per quei suoi cattivi amici.

Il punto di svolta della conversione della fede avviene proprio al culmine dello sfogo di Giobbe, là dove dice: «Io so che il mio redentore è vivo / e che, ultimo, si ergerà sulla polvere! / Dopo che questa mia pelle sarà strappata via, / senza la mia carne, vedrò Dio. / Io lo vedrò, io stesso, / i miei occhi lo contempleranno e non un altro». (19,25-27). Questo passaggio è bellissimo. A me viene in mente la fine di quell’oratorio geniale di Haendel, il Messia, dopo quella festa dell’Alleluja lentamente il soprano canta questo passaggio: “Io so che il mio Redentore vive”, con pace. E così, dopo tutta questa cosa di dolore e di gioia di Giobbe, la voce del Signore è un’altra cosa. “Io so che il mio Redentore vive”: è una cosa bellissima. Possiamo interpretarlo così: “Mio Dio, io so che Tu non sei il Persecutore. Il mio Dio verrà e mi renderà giustizia”. È la fede semplice nella risurrezione di Dio, la fede semplice in Gesù Cristo, la fede semplice che il Signore sempre ci aspetta e verrà.