Giovedì X Settimana del Tempo Ordinario
1Re 18,41-46 Salmo 64 Matteo 5,20-26
Fu detto agli antichi: “Non ucciderai”: credo sia il comandamento più condiviso, in assoluto, da tutti gli uomini. Chi tra gli uomini oserebbe considerare legittima l’uccisione di un qualsiasi essere umano? Qualcuno potrebbe dire: Togliere di mezzo una persona è considerato unanimemente un gesto intollerabile. Eppure, dobbiamo ammettere che non c’è un attimo nel mondo in cui non venga ucciso qualcuno a causa dell’odio e dell’ira che albergano nel cuore dell’uomo. Gesù fa presente ai suoi discepoli che la radice dell’uccidere è molto più profonda e pervasiva di quanto si immagini. Forse non si arriva a commettere materialmente un omicidio ma nel cuore non c’è attimo in cui non si coltivi astio, indifferenza, livore contro qualcuno; proprio questo occorre riconoscere: la piega malvagia che è presente nel nostro intimo e iniziare a porvi un rimedio in maniera stabile. Abbiamo l’istinto di ferire e uccidere chi la pensa, chi la dice e chi la fa differentemente da noi: adoperiamoci per mettere qualche paletto in più ai nostri pensieri. Buona giornata. don Luciano.