Venerdì X Settimana del Tempo Ordinario
1Re 19,9a.11-16 Salmo 26 Matteo 5,27-32
“Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te.. se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te”: sono parole estreme, pronunciate da Gesù nel famoso discorso della montagna. Parole, per certi versi esagerate. Eppure, se Gesù le ha pronunciate e gli evangelisti hanno sentito la necessità di trasmetterle, un senso devono pur averlo. A volte ci chiediamo: è solo la nostra volontà, la nostra libertà, a muovere i nostri atti e le nostre opere? Siamo totalmente autocontrollati? I nostri occhi e le nostre mani fanno sempre e solo ciò che noi comandiamo loro? Le parole di Gesù sembrano suggerirci che c’è nelle nostre membra una sorta di ripiegamento al male al quale non sempre riusciamo a porre limiti; da qui la presa di posizione così perentoria: “cava… togli”. Mi è sempre piaciuta l’espressione dell’Atto di dolore dove si affermazione “propongo con il Tuo santo aiuto di sfuggire le occasioni prossime di peccato“: credo sia una preghiera che vada proprio nella direzione della richiesta di Gesù. Mettere degli argini alla spontanea espressione dei sensi aiuta ad evitare una deriva materialistica della vita. Se il corpo non è aiutato a lavorare a servizio dello Spirito, è votato ad essere spazzatura, riservato alla discarica della Geenna! Pensiamoci… Buona giornata. don Luciano.