Lunedì I Settimana di Quaresima

Levitico 19,1-2.11-18  Salmo 18  Matteo 25,31-46

Quando una persona riesce a creare qualcosa di unico e geniale, ricorre all’ente dei brevetti e pone una sorta di veto, tale per cui nessuno possa imitare il prodotto e commercializzarlo senza legittima autorizzazione. Siamo così noi uomini: siamo gelosi della nostra unicità, desideriamo a tutti i conti distinguerci e sentirci i migliori. Non così il Signore! Al contrario, Dio vuole proprio che il suo prototipo sia ripetuto il più possibile! Dio non vuole essere Dio da solo: “Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo”. L’incarnazione è stata pensata da Dio allo scopo di rendere accessibile il suo mistero agli uomini: guardando a Gesù avrebbero ricorso alla impronta della stessa sostanza! Vogliamo essere grandi, vogliamo essere importanti, vogliamo vivere da Dio? Non è più un’impresa impossibile: attraverso il Vangelo ci è detto e dato tutto il necessario a questo scopo. Qualcuno potrebbe sostenere che è  troppo ambizioso l’uomo che vuole diventare santo… bene: anche se fosse, si tratta di una sanissima e sacrosanta ambizione. Anche perché, se non si coltiva l’ambizione alla santità, ci si mette a inseguire la propria vanagloria. Buona giornata. don Luciano.

P.S. Una preghiera per il riposo eterno di Mario Paladini (Via Caiani, 7).