Martedì I Settimana di Quaresima
Isaia 55,10-11 Salmo 33 Matteo 6,7-15
Ci viene da pensare che il pane sazia la fame corporale e la Parola di Dio la fame spirituale: niente di più banale. Una distinzione così netta tra corpo e spirito è impossibile: corpo e spirito sono strettamente connessi. Gli antichi dicevano “mens sana in corpore sano”: vale anche il contrario. Un corpo è sano quando la spiritualità è sana. Quante persone, sebbene saziate di cibo, hanno un corpo martoriato dalla tristezza, dal disagio, dal mal di vivere. Non è un caso che il Padre provvede ogni giorno a nutrirci con il cibo della terra e, insieme, a riempirci con la sua Parola: sa che senza di Lui siamo come pecore senza pastore, allo sbando. Chi ha la grazia di prestare ascolto alla Parola di Dio sa bene quanto è bella la vita quando è guidata da chi ce l’ha donata. Si sperimenta come è vero quanto dice il Signore: “la mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto”. La Parola di Dio ha il potere di entrare nel profondo del cuore come una spada, a dividere chiaramente il bene da male, il buono dal cattivo. Chi l’ascolta, ha la chiara percezione che ogni parola arriva a irrorare di senso ogni piega dell’esistenza portando una luce indescrivibilmente salvante. Che dono! “Lampada ai miei passi è la tua Parola, luce sul mio cammino”. Buona giornata. don Luciano.
P.S. Una preghiera per Giuseppa Braschi vedova Parigi (Via Giovanni della Casa, 64), mamma dell’indimenticabile Sergio, “el monaguillo”, che oggi consegna la sua esistenza al Padre.