Giovedì II Settimana di Quaresima

Geremia 17,5-10  Salmo 1  Luca 16,19-31

“Beato l’uomo che confida nel Signore“. Sì, ne sono convinto! Se l’uomo non confida nel Signore, confida in se stesso o in altri uomini e non può che rimanere deluso. “Le sue foglie sono sempre verdi” anche se viene la siccità: chi affonda le sue radici in Dio non ha paura di niente, non teme le avversità. “Dov’è o morte il tuo pungiglione?“, diceva con estrema convinzione San Paolo. Si vedono lontano un miglio le persone che sono abbandonate in Dio: non hanno paura di nulla perché sanno che Dio non le abbandona mai. Ho visitato una anziana di grande fede: mi parlava della morte con una naturalezza e una serenità non riscontrabile in chi non vive della certezza della vita eterna. La fede non toglie le asperità della vita ma le devitalizza cioè non permette loro di esercitare quella carica negativa di cui sono gravide. Quante paure in meno, quante ansie in meno, quanti depressi in meno, se Dio fosse messo a fondamento della vita! Sì: “Beato l’uomo che confida nel Signore“! Buona giornata. don Luciano.

P.S. Una preghiera per Paolo Rinaldelli (Via Fratelli Cervi, 3) che accompagniamo al suo incontro con il Signore.