Mercoledì IV Settimana del Tempo Ordinario

San Biagio, Vescovo e Martire

Ebrei 12,4-7.11-15  Salmo 102  Marco 6,1-6

Quante volte ci lamentiamo della vita? Sempre. C’è sempre qualcosa da recriminare. Vorremmo che le cose andassero come vogliamo noi. Pensiamo che le situazioni critiche, i passaggi impervi, i momenti bui siano solo delle maledette ingiustizie. Spesso e volentieri il colpevole è additato in Dio: Lui, così buono e amorevole perché permette queste cose? Non ci accorgiamo che Dio quando ci ha donato la vita non ha scherzato. Davvero ce l’ha regalata! Non ha fatto finta. Noi siamo liberi di gestirla come meglio ci pare, solamente ci ha solennemente assicurato che non ci avrebbe mai lasciati soli e che il suo amore non sarebbe mai venuto meno! Stando così le cose non c’è situazione alcuna che sia fuori dallo sguardo amorevole di Dio, non c’è nulla che possa toglierci dall’amore del Padre. E allora quale situazione è invivibile? Si tratta semplicemente della lotta quotidiana contro il nostro e l’altrui peccato. La Lettera agli Ebrei è chiarissima in questo senso: “non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato“. La vita è una infinita lotta con il peccato. Solo chi ha scoperto la misericordia di Dio è tranquillo; gli altri si disperano per far quadrare le cose con le sole proprie forze… inutilmente. Buona giornata. don Luciano.

P.S. Una preghiera per Paolo Fontana (Via Monsignor Vigiani) nel suo pellegrinaggio al cielo.

Stasera ore 21.15 in diretta streaming dalla Pieve, sulla pagina facebook dell’Unità Pastorale, il Santo Rosario per la vita.