Giovedì XVII Settimana del Tempo Ordinario

Esodo 40,16-21.34-38  Salmo 83  Matteo 13,47-53

“Il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci”. Per spiegare il regno dei cieli Gesù ha dovuto fare ricorso a molte similitudini. Nessuna da sola riesce a dire in maniera esauriente il mistero ma ognuna ne disvela un aspetto significativo. Questa della rete gettata che raccoglie ogni genere di pesci dice l’universalità della chiamata alla salvezza. È chiaro che i pesci sono gli uomini: vengono tolti dall’acqua perché altrimenti affogano. Tutti vengono raccolti. Non c’è una selezione previa, non ci sono dei distinguo: Dio vuole con sé ogni sua creatura perché “nulla disprezza di quanto ha creato”. Ma c’è una amara constatazione: tra questi pesci ce n’è qualcuno di buono e qualcuno di cattivo. In realtà, il testo originale greco non parla di buono e cattivo ma di sano e di marcio: è molto diverso. Cosa significa? Significa che non si tratta di un giudizio morale da parte di Dio sul comportamento dell’uomo ma di una condizione a cui arriva l’uomo vivendo in maniera dissonante rispetto la sua dignità. Non è Dio che opera una sorta di punizione ma siamo noi che o diamo spessore alla vita o la deturpiamo irrimediabilmente. Davvero seria la nostra libertà! Buona giornata. don Luciano.