Giovedì XXV Settimana del Tempo Ordinario

Aggeo 1,1-8  Salmo 149  Luca 9,7-9

“Il tetrarca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare… E cercava di vederlo”. Che cosa colpisce Erode? Quello che colpisce tutti: gli avvenimenti, i fatti, i cambiamenti. Le parole servono, certo, ma gli accadimenti hanno una efficacia del tutto particolare. Dove passa Gesù sono evidenti delle sorprese: non si tratta solo dei miracoli inerenti il sovvertimento del corso naturale delle cose ma il cambiamento del cuore delle persone. Chi incontra Gesù non è più lo stesso. Noi non riusciamo a stupirci di che cosa ha fatto in noi il Vangelo semplicemente perché siamo cresciuti da battezzati fin da piccoli ma chi non ha conosciuto Gesù da piccolo e lo ha incontrato da grande, vi assicuro, sperimenta delle mutazioni del pensiero e del cuore che non immaginate. Ho conosciuto diverse persone che si sono convertite da adulte. Una in particolare mi colpisce: ogni volta che viene a trovarmi mi ripete qualche versetto della Parola e mi dice estasiato: “Questa è una rivoluzione! Questa è la medicina al male del mondo! Tutti gli uomini devo assolutamente conoscere Gesù perché con Lui è tutta un’altra vita!”. È troppo bello incontrare persone così. Seppure io creda, la testimonianza di persone come queste non smette di provocarmi. E mi metto ancora alla ricerca! Sono fatti, non parole! Buona giornata. don Luciano.

P.S. Affidiamo alla misericordia di Dio, Fulvio Zucca (Via Allende, 7).