Sabato XXI Settimana del Tempo Ordinario

Sant’Agostino, Vescovo e Dottore della Chiesa

1Tessalonicesi 4,9-11  Salmo 97  Matteo 25,14-30

Via via che leggo e rileggo il Vangelo, mi accorgo sempre più che è davvero Parola di Dio: non smette di stupirmi e di suggerirmi bellezze inaudite! Chi dice di conoscere il Vangelo semplicemente perché ne ha memorizzato i contenuti si perde tutta la vita nuova che lo Spirito Santo continuamente fa scaturire da ogni singola Parola. Il Vangelo non è la storia di Gesù ma la sua Parola che si fa viva oggi per me e per te, in questo preciso momento, con quello specifiche esperienze di gioia o di dolore che stiamo vivendo. La parabola dei talenti, famosissima, commentata in lungo e in largo, oggi mi pare estremamente chiara nel suo paradosso: un’immagine cattiva di Dio non può che generare una vita dentro le maglie della paura. Il servo che vive una vita in ritirata, nell’ossessione di un Dio padrone – “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo” – non può che sprecare il capitale di bene di cui è dotato. Amare sprecando è meglio che vivere conservando: Dio che vive così, apprezza! Buona giornata. don Luciano.

P.S. A San Cresci Mia Avallone ed in Pieve Elisa Buti ricevono il Santo Battesimo.