Santo Stefano, Primo Martire

Atti 6,8-10.12; 7,54-60  Salmo 30  Matteo 10,17-22

Ieri, nel Prologo del Vangelo di Giovanni abbiamo letto: “A quanti l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati”. Oggi, ecco la testimonianza di Stefano, un uomo che ha accolto Gesù nella sua vita. Non dobbiamo pensare che noi dobbiamo fare la stessa cosa. Dobbiamo, invece, contemplare come si trasforma colui che fa spazio a Gesù nella sua vita. Gli Atti degli Apostoli sottolineano che tutte le parole che Stefano pronuncia non vengono da lui: “egli, pieno di Spirito Santo, fissando il cielo, disse”. Proprio come aveva assicurato Gesù: “Non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi”. Occorre che lasciamo parlare un po’ di più lo Spirito che ci è stato dato nel Battesimo. Lasciamo troppo spazio alle nostre iniziative personali. Potremmo dire che “spegniamo l’opera dello Spirito”. Le spinte radicali dello Spirito ci fanno paura e così preferiamo i nostri percorsi rassicuranti e mediocri. C’è tanto da fare ancora… Buona giornata. don Luciano.