Venerdì XXXIV Settimana del Tempo Ordinario

Apocalisse 20,1-4.11 – 21,2   Salmo 83  Luca 21,29-33

“Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina”. Spesso quando affrontiamo i temi della fede ci riempiamo la bocca di discorsi altisonanti, di ragionamenti arzigogolati, di analisi super minuziose, con il rischio molto evidente di non capire nemmeno noi che cosa vogliamo dire veramente. Gesù è molto più semplice e lineare: usa il creato, i fatti della vita, le cose che vedono tutti… ed è subito chiaro il concetto, per tutti, eruditi e non. La natura è creata da Dio e porta iscritta in sé il modo di essere e di pensare di Dio: niente è fermo, niente è immobile, niente è imbalsamato. Tutto vive, tutto si compie, dentro passaggi di morte e vita, di riposo e di risveglio, di silenzio e di parola, di spoliazione e di rivestimento. Dalla creazione è un tripudio di vita! Il maligno ci ha convinto che tutto è votato alla fine. Gesù ci ha svelato che tutto è votato alla salvezza. Dal cambio della visione delle cose si capisce che fede abbiamo, che ruolo gioca Gesù nella nostra vita. Mai lasciarci prendere dalla paura: dentro il secco della fede che abbiamo intorno si prepara un esplosione di vita: rimaniamo svegli e preghiamo con e come don Tonino Bello: “Aiutaci, Signore, a comprendere che additare le gemme che spuntano sui rami vale più che piangere sulle foglie che cadono. E infondici la sicurezza di chi già vede l’oriente incendiarsi ai primi raggi del sole”. Buona giornata. don Luciano.

P.S. Accompagniamo all’incontro col Risorto, Gastone Crescioli (Via Barducci, 9) e Fra Roberto Iandelli, originario di Borgo, monaco Vallombrosano al Santuario di Montenero.