San Marco, Evangelista

1Pietro 5,5b-14  Salmo 88  Marco 16,15-20

“Le medesime sofferenze sono imposte ai vostri fratelli sparsi per il mondo”. Lo ripeto spesso: dopo aver visto le condizioni di sofferenza di certe persone, ho deciso in maniera drastica di non lamentarmi più, per nessun motivo. Nel momento in cui siamo schiacciati da una prova impariamo a ricordarci che nel mondo tanti altri la stanno vivendo alla pari di noi e, forse, le condizioni sono ancora molto più misere. Non mettiamola mai giù troppo dura. Cerchiamo in tutti i modi di relativizzare. Nel prender troppo sul serio una fatica si rischia di amplificarne enormemente il peso. Vi confesso che mi capita molto spesso di avere brutti pensieri nei confronti di chi si lamenta. Il dolore per una malattia, per una morte, per una condizione di precarietà, è comune a tutte le persone di questo mondo: perché qualcuno le affronta con il sorriso sulle labbra e qualcuno lamentandosi ininterrottamente? È solo questione di scelte! Si sceglie di essere  positivi o di essere negativi: siamo noi a decidere come gestire la sofferenza. Analizziamo le nostre parole e verifichiamo a quale categoria apparteniamo; siamo sempre in tempo a convertirci! Buona giornata. don Luciano.