Giovedì XXI Settimana del Tempo Ordinario

1Corinzi 1,1-9  Salmo 144  Matteo 24,42-51

La morte è il senso della vita. È un paradosso ma, realmente, se ci pensiamo bene, la vita richiede di essere vissuta al meglio perché ad un certo punto si scontra con la morte. E la morte è un tempo così prezioso e radicale che non possiamo affrontare da impreparati. Se è la fine di tutto avremo vissuto intensamente senza sprecare tutte le opportunità; se, al contrario, come crediamo, è il passaggio nella pienezza della comunione con Dio non vorremmo che capitasse di fallire il momento cruciale della nostra vita. Per questo Gesù esorta i suoi discepoli dicendo: “Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà”. Non dice: “Godetevela perché la vita è una sola”, ma state attenti di non sprecare anche il più breve istante perché vi potrebbe essere fatale. Non è uno spauracchio ma l’esortazione a vivere la vita sempre al servizio di Dio perché al momento opportuno siamo capaci di entrare al suo eterno servizio senza imbarazzi né tentennamenti. Buona giornata. don Luciano.

P.S. Una preghiera per Aldo Nardoni (Via Picasso, 17) che oggi giunge alla pienezza della vita nell’incontro con il Signore.