San Bartolomeo, Apostolo

Apocalisse 21,9b-14  Salmo 144  Giovanni 1,45-51

Oggi festa dell’apostolo Bartolomeo, un santo a cui sono legato perché per 14 anni sono stato parroco di una parrocchia di cui è patrono. Mi ha sempre colpito il martirio che ha subito: spellato vivo. Una perversione della malvagità impressionante… chissà il dolore… La forma del martirio esprime sempre un senso ben preciso, ha un intento evangelizzante. Mi piace collegare questa tortura all’elogio che Gesù ha riservato per questo apostolo: “Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità”. Mi sembra di cogliere l’intento da parte dei persecutori di guardare sotto la pelle se effettivamente fosse davvero dentro quello che era fuori. Un uomo perfettamente unificato: ciò che appariva esternamente era esattamente quello che era interiormente. Vi confesso che questa caratteristica è una di quelle che più ammiro: la schiettezza, la veridicità, la trasparenza… quel parlare “sì sì, no no” così caro a Gesù. Esattamente il contrario di quanto stigmatizzato nei farisei definiti ipocriti. Chissà se Gesù potrà dire di noi la stessa cosa… Buona giornata. don Luciano.

P.S. Un requiem per il riposo eterno di Elisabetta Sanna vedova Bartolini (Via XXV Aprile, 12).