Venerdì XX Settimana del Tempo Ordinario

Rut 1,1.3-6.14b-16.22  Salmo 145  Matteo 22,34-40

“Torna indietro anche tu, come tua cognata”. Molte volte si intraprendono strade con grande entusiasmo: sembra che tutto sia promettente e carico di buoni auspici. Poi, però, tocca fare i conti con la realtà stringente della vita che ha, sì, momenti belli ma, insieme, nasconde situazioni faticose e trancianti. È il caso di Noemi che da una condizione di sicurezza e di stabilità, in breve tempo, deve misurarsi con la perdita del marito e dei due figli. Qual è la reazione immediata? Sprofondare in un pessimismo estremo e tornare sui propri passi, in una condizione di apatia e di ripetizione del tran tran ordinario. Sembra che avere sogni, nutrire speranze, perseverare nei progetti, sia del tutto inutile e controproducente, tanto la vita, implacabile, quando meno ce lo si aspetta, presenta il suo conto e tutto crolla rovinosamente. Noemi dice a Rut, sua nuora, di tornare indietro, di dimenticare il legame con il marito e investire nel suo paese e con il suo popolo le risorse della vita per il futuro. Il suggerimento è il cambiamento, nella suggestione che la vita possa assumere dinamiche tanto differenti. Rut non ci sta! Ha intrapreso un cammino e dentro quel cammino vuole perseverare. Gesù dirà: “Con la perseveranza salverete le vostre anime!”. Rut lo aveva già compreso! Buona giornata. don Luciano.

P.S. Un requiem per Giovanni Giovannini (Piazza Curtatone e Montanara, 31).