Giovedì XXV Settimana del Tempo Ordinario

San Pio da Pietrelcina, Presbitero

Aggeo 1,1-8  Salmo 149  Luca 9,7-9

“Vi sembra questo il tempo di abitare tranquilli nelle vostre case ben coperte, mentre questa casa è ancora in rovina?”. Corsi e ricorsi della storia. Israele torna dall’esilio nella terra di Canaan, ricostruisce la proprie case, riavvia le attività, riprende a vivere la propria vita ordinaria. Dopo l’esperienza tragica e rovinosa della deportazione, la ripresa della vita nella propria terra è una vera gioia. Appena rientrato nel proprio Paese, Israele costruisce un altare al Signore che li ha liberati. Sente il dovere di ringraziare e di mostrare la propria riconoscenza ma, poco dopo, tutti gli sforzi e l’attenzione si riversano sui propri interessi e il proprio prestigio. Il Signore Dio richiama il popolo e mostra come una vita che marginalizza la Sua presenza è inconcludente e insoddisfacente: “Avete seminato molto, ma avete raccolto poco; avete mangiato, ma non da togliervi la fame; avete bevuto, ma non fino a inebriarvi; vi siete vestiti, ma non vi siete riscaldati; l’operaio ha avuto il salario, ma per metterlo in un sacchetto forato”. Le immagini sono eloquenti. Non sono il ritratto anche del nostro stile di vita? Ridiamo una dimora a Dio tra le nostre case, nelle nostre famiglie, nei nostri cuori! Buona giornata. don Luciano.

P.S. Preghiamo per il nostro fratello Nicola Benedetto (La Torre) che oggi accompagniamo all’ultima dimora.