Mercoledì XII Settimana del Tempo Ordinario

Genesi 16,1-12.15-16  Salmo 105  Matteo 7,21-29

Di solito Gesù cerca di assicurare il destino di coloro che credono in Lui parlando di misericordia, di benevolenza, di paternità: ogni uomo, essendo figlio, può contare sulla sua figliolanza divina e, quindi, non ha motivi per disperare e dubitare sulla salvezza finale. A volte, però, Gesù si fa duro ed esigente, come nel vangelo che oggi ascoltiamo nella liturgia: “Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli”. Nell’ascoltare queste parole un brivido ci deve percorrere la schiena: niente è sicuro! La fede, le opere, la devozione… non c’è nulla che ci può assicurare l’ingresso nel Regno. Solo nel “fare la volontà di Dio” la porta di apre. Ma qual è la volontà di Dio? Credo che solo il nostro cuore può sapere se siamo davvero legati a Dio. Niente di esteriore è garanzia! “Il Signore guarda il cuore e non le apparenze“. Cerchiamo di essere veri fino in fondo. Non abbiamo da temere! Buona giornata. Don Luciano.

P.S. Preghiamo per Stefano Bagiardi (Via Marconi, 63) e Rolando Romagnoli (Via di Mucciano, 30) che, liberati dai vincoli della morte, siano uniti alla comunità dei santi nella Pasqua eterna.