Sabato II Settimana di Pasqua

Atti 6,1-7  Salmo 32  Giovanni 6,16-21

Leggendo gli Atti degli Apostoli si ha proprio l’impressione di essere contemporanei: i problemi della comunità di allora sono esattamente gli stessi di quella di adesso. La lamentela perché ci si occupa troppo di riti, di liturgia e di Parola e poco di risolvere i problemi connessi alla povertà e al disagio. Così è anche oggi: quante volte si avverte l’esigenza di essere più concreti, più incisivi, più visibili… “Va bene la preghiera”, si dice, “ma si ha bisogno di fatti!”. I discepoli hanno immediatamente chiaro il problema: gli uomini corrono forte il rischio di voler salvare il mondo a prescindere da Gesù. Non c’è errore più grande! Ci sono bisogni impellenti? Va bene! Qualcuno se ne occupi. Ma guai se non c’è qualche incaricato che mantiene viva la memoria di Gesù nel servizio della Parola e della preghiera. Per il mondo ciò che serve sono le Caritas, per i credenti ciò che serve è Gesù, anima di ogni Caritas. Senza Gesù in poco tempo anche la Caritas chiuderebbe i battenti. Facciamo salire Gesù sulla barca con noi come hanno fatto gli apostoli nel Vangelo  di oggi. Buona giornata. don Luciano.