III Domenica di Pasqua (A)

Atti,14a.22-33  Salmo 15  1Pietro 1,17-21  Luca 24,13-35

Un brano eccezionale quello dei discepoli di Emmaus! Parla di noi, parla di tutti i credenti della storia, continuamente assaliti dal dubbio che Dio sia fallimentare, assente, ininfluente. I credenti sono i primi ad aver bisogno di conversione: si tratta di capire quale volto abbia Dio. Non è abbastanza credere. Si può credere male ed è la disgrazia più grande che possa capitare. Vivere con l’eterna illusione che Dio sia una certa cosa mentre è tutt’altro. I discepoli di Emmaus erano convinti che Dio fosse l’indistruttibile, l’invulnerabile, l’invincibile. Nella vicenda di Gesù si erano imbattuti con l’esatto contrario. Dio è Colui che si fa sconfitto con gli sconfitti, viandante con i viandanti, morto con i morti. E’ un Dio che si abbassa per arrivare nei meandri più bassi della storia per accompagnare ad una rinascita, ad un riscatto, ad una risurrezione. Ancora oggi Dio fa lo stesso: dentro un pane spezzato si fa soccorso per tutti i mendicanti e gli affamati della storia. Dove siamo, Gesù ci raggiunge per riportarci a casa: lasciamolo entrare! Facciamo la Comunione! Buona Domenica. don Luciano.

P.S. Oggi alle 18.00 alla Pieve di San Cresci, il Cardinale Arcivescovo presiede i Vespri e inizia ufficialmente la Visita Pastorale al Vicariato del Mugello.