Venerdì II Settimana di Pasqua

Atti 5,43-42  Salmo 26  Giovanni 6,1-15

Vi sarete accorti – certamente – che nel tempo di Pasqua non si leggono più le letture dell’Antico Testamento: la Pasqua ha inaugurato un tempo nuovo! Il disegno del Padre è arrivato al compimento con Gesù. Ora la storia è storia nuova: benché siamo ancora in attesa di Gesù alla fine dei tempi, già godiamo della sua presenza salvifica nella comunità cristiana. Questa convinzione rispetto ad un compimento finale della storia si evidenzia magnificamente nella lettura continua che la liturgia ci sta facendo fare degli Atti degli Apostoli: c’è un eroismo tale, una determinazione nell’annunciare il Vangelo, nel non temere minimamente le persecuzioni, che solo un abbandono totale all’amore di Gesù può giustificare. Anche oggi, Pietro e gli altri discepoli escono dal sinedrio “lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù“. Non c’è niente che li ferma: né morte, né persecuzione, né fame, purché Gesù sia annunciato. Quante paure abbiamo ancora noi… C’è da dire Gesù senza paura! Buona giornata. don Luciano.