Sabato II Settimana del Tempo Ordinario

Sant’Agnese, Vergine e Martire

Ebrei 9,2-3.11-14  Salmo 46  Marco 3,20-21

Dicevano infatti: “È fuori di sé”. L’altro ieri sono stati celebrati i funerali di fratel Biagio a Palermo. Penso tutti abbiamo visto le folle oceaniche presenti al rito. Sembrava davvero di assistere ad una scena del Vangelo quando si dice che “una folla numerosa si accalcava attorno a Gesù perché volevano toccarlo”. Quando la santità si fa presente, gli uomini la riconoscono! Però, se andate a leggere la sua biografia, troverete come i familiari e gli amici, all’inizio del suo percorso, lo hanno giudicato fuori di sé, impazzito, totalmente scollegato dalla realtà. È il destino dei santi, di chi vive con i piedi per terra ma con il cuore in Dio: lo stile di vita del mondo non è quello di Dio! Quando Dio fa capolino nella storia è avvertito come un corpo estraneo e il nemico non fa altro che suscitare disprezzo e indifferenza per mantenere tutti dentro la schiavitù dell’idolatria. Se siamo troppo allineati con il mondo, dobbiamo farci delle domande. Più riusciamo a prendere le distanze dal “così fan tutti”, meglio è. Questo non vuol dire che ci dobbiamo distinguere in vista di una separazione ma, al contrario, di una comunione più profonda, proprio come ci testimoniano Gesù e santi come fratel Biagio. Convertiamoci! Buona giornata. don Luciano.