Giovedì XXII Settimana del Tempo Ordinario

Colossesi 1,9-14  Salmo 97  Luca 5,1-11

Simon Pietro rappresenta così bene l’umanità davanti a Gesù; impossibile non riconoscersi nei suoi pensieri, nelle sue reazione, nelle sue parole. Nella pagina che leggiamo oggi nella liturgia dove si racconta la pesca miracolosa, Pietro reagisce istintivamente con queste parole: “Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore”. Se ci pensate, quante volte ci capita di pensare che il nostro peccato sia ostacolo alla grazia di Dio. In diverse occasioni ho raccolto le considerazioni di uomini e donne che dichiaravano di non accostarsi al mondo della fede perché troppo mancanti. Gesù ci dice proprio il contrario: chi è in una condizione di peccato è il primo a doversi avvicinare a Lui. E’ venuto per i malati, non per i sani. Nessuno può ritenersi un intoccabile, un inavvicinabile dalla Grazia. Gesù, al contrario, ribalta proprio la prospettiva. A Pietro che si chiama fuori dall’intervento miracoloso promette: “Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini”. E quanto è vero! Quante persone, grazie a Pietro, grazie alla sua testimonianza, hanno iniziato un cammino di conversione. Invito tutti a non aver paura di Dio ma, al contrario, a buttarsi tra le sue braccia: non potremo che sperimentare un’abbondanza al di là di ogni immaginazione. Buona giornata. don Luciano.