Venerdì XXII Settimana del Tempo Ordinario

Colossesi 1,15-20  Salmo 99  Luca 5,33-39

Abbiamo alle spalle due millenni di Cristianesimo eppure è come se Gesù non si fosse incarnato. Quanti battezzati nel momento in cui devono parlare di Dio si arrampicano sugli specchi dando definizioni generiche e qualunquiste. Chiaro: Dio nessuno lo ha mai visto, senza Gesù non è possibile accennare alcunché. Significa che Gesù non è considerato minimamente come il rivelatore: si continua a parlare di Dio facendo riferimento a concetti filosofici. Così non si va da nessuna parte! Occorre ripartire dalla chiara convinzione di San Paolo espressa nella Lettera ai Colossesi: “Cristo Gesù è immagine del Dio invisibile”. Esattamente: Gesù è il volto visibile del Padre. Per conoscer Dio non c’è altra via che Gesù di Nazareth. Qui sta l’originalità della fede cristiana: noi non parliamo di Dio a partire da noi stessi, dalle idee che ci siamo fatti, ma da quanto ci è riferito e raccontato da Gesù. Per conoscere Dio non serve fare studi approfonditi e nemmeno ricerche teologiche: basta leggere il Vangelo e vedere come Gesù vive, quali parole pronuncia, quali gesti compie. Avremo lo spaccato fedele di Dio! Smettiamo di vivere nell’ignoranza accampando scuse di non avere elementi per credere: Gesù ci ha dato tutti gli elementi necessari per entrare nel mistero di Dio: non perdiamo l’opportunità! Buona giornata. don Luciano.