Giovedì II Settimana del Tempo Ordinario

Ebrei 7,25-8,6  Salmo 39  Marco 3,7-12

“Una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui”. La gente non si muove per niente. È sempre il bisogno a smuovere dal torpore della propria autosufficienza. Dobbiamo scandalizzarci? Assolutamente no! L’uomo è creatura. In quanto tale dipende dal Creatore. Non si basta. Ha ricevuto tutto da Dio e continuamente riceve da Dio. Senza Dio è morto. La folla va da Gesù perché ha “sentito” cosa è in grado di fare. Sono necessari dei testimoni che raccontano e narrano nella loro vita l’intervento della grazia. Noi che ci dichiariamo credenti riconosciamo che tutto quello che abbiamo è dono di Dio? Oppure, tutto sommato, continuiamo a pensare che tutto ci appartiene ed è frutto del nostro impegno e della nostra intraprendenza? Sappiamo indicare agli altri che la nostra fonte di ricchezza è Gesù? La gente è ancora in cerca di Qualcuno che possa riempire i loro vuoti: ma se noi non raccontiamo il nostro incontro con Lui saranno altri a suggerire i surrogati sostitutivi di Dio… Buona giornata. don Luciano.

P.S. Un requiem per Augusto Salvi (Mucciano).