Martedì XI Settimana del Tempo Ordinario

1Re 21,17-29  Salmo 50  Matteo 5,43-48

Non è per niente una passeggiata avere uno sguardo buono sui nemici. Quando qualcuno ci è ostile avvertiamo emotivamente un’avversione indescrivibile. C’è da ammettere che, spesso, l’inimicizia è data da motivi futili e pretestuosi. Fatto sta che mettere in pratica le Parole di Gesù, “amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano”, non è per niente facile! Forse è bene che si faccia una chiarificazione: amare non vuol dire sentire emozione o simpatia verso una persona. Se così fosse, la richiesta di Gesù sarebbe fuori dalla nostra portata: le emozioni non rispondono a comando: ci sono o non ci sono. Amare significa decidersi di volere il bene dell’altro riconoscendone la dignità, a prescindere dai nostri sentimenti. In questo senso, a tutti è dato di amare. E non si è falsi se emotivamente una persona ci è antipatica e noi, volontariamente, la salutiamo cordialmente e la sosteniamo in qualche occasione. Ci possiamo lavorare, vero? Buona giornata. don Luciano.