Giovedì XXXII Settimana del Tempo Ordinario

San Martino di Tours, Vescovo

Sapienza 7,22-8,1  Salmo 118  Luca 17,20-25

Quanta sete di pienezza abbiamo! Ci pare di non essere mai pienamente sazi! Tutte le iniziative che mettiamo in atto sono indirizzate a compiere i desideri che portiamo dentro. Il mondo, poi, ci riempie di proposte che ci attirano e  sembrano rispondere ai nostri bisogni ma, alla fine, non rimaniamo mai pienamente soddisfatti. L’anima del commercio si sviluppa attorno alle pieghe sotterranee dei nostri desideri e con il sistema delle illusioni riesce a catturarci e a farci sognare una pienezza che non può essere data dal mondo. Gesù ha spiegato questa dinamica con queste parole: “Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!”. Tutto ciò che è troppo accattivante e suadente ci deve fare insospettire: ogni evasione dalla nuda quotidianità non può che portarci al di fuori della verità. La gioia piena, la presenza di Dio, è da cogliere dentro la ferialità del nostro tran tra. Rilke scriveva: “Se la tua vita quotidiana ti sembra povera, non l’accusare; accusa te stesso, che non sei assai poeta da evocarne la ricchezza”. La gioia piena è in profondità, non in superficie. Ha bisogno di tempo, di storia, di scelte, di pazienza, di tirocinio. Mai sfuggire da ciò che avviene, soprattutto quando ci fa soffrire. Lì, credeteci, si sta preparando una gioia più grande! Buona giornata. don Luciano.

P.S. Una preghiera perché il Signore accolga tra le sue braccia Licia Lavacchini vedova Fredducci (Via della Costituzione, 15).