Sabato fra l’Ottava di Pasqua

Atti 4,13-21  Salmo 117  Marco 16,9-15

Ma che spettacolo Marco, l’evangelista! È sempre una consolazione leggere le sue parole scarne e schiette. Non è uno da fronzoli: pane al pane e vino al vino. Gli apostoli non credevano all’annuncio della risurrezione, testardamente!

Glielo avevano riferito le donne di ritorno dal sepolcro, glielo avevano attestato i discepoli di Emmaus ma loro “erano in lutto e in pianto“: il dolore e la disillusione avevano imprigionato i loro cuori. Ma come biasimarli? Quanto li sento vicini e fratelli nella loro fatica a credere. E, poi, l’incontro-scontro diretto con Gesù: “li rimproverò per la loro incredulità… E disse loro: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura”.

Da qui, l’apoteosi! Non c’è stato più nulla che li ha trattenuti: persecuzioni, fame, pericoli… niente fermava più il fuoco acceso nei loro cuori dal Risorto! Quanto è accesa questa fiamma in noi? La paura ancora ci paralizza. Coraggio! Niente paura! Buona giornata. don Luciano.

P.S. In Pieve Vera Cappetti riceve il Santo Battesimo.