II Domenica di Pasqua o della Divina Misericordia

Atti 4,32-35  Salmo 117  1Giovanni 5,1-6  Giovanni 20,19-31

Domenica “in albis”. I battezzati, un tempo, deponevano la veste bianca indossata nella Veglia Pasquale. Impregnati dalla grazia dello Spirito del Risorto, sono chiamati ad essere segni evidenti di una vita nuova. La sfida della testimonianza non è mai finita: il dubbio della fede è sempre in agguato. Si guardi alla testimonianza di Tommaso: tre anni di vita pubblica con Gesù eppure ancora incapace a credere.

Non sembra possibile che uno, dopo avere sperimentato tanta grazia, si trovi a dover fare i conti con una meschinità così macroscopica. Eppure il nostro cuore vive in un eterno dibattimento: tra la logica di Gesù e la logica del mondo. Solo l’incontro costante con i fratelli e le sorelle nel Cenacolo domenicale può confermarci nella fede vacillante: testimoni di fede gli uni per gli altri affrontiamo la lotta per la perseveranza.

La misericordia del Signore ci risollevi ogni qualvolta facciamo l’esperienza dell’oscurità. San Giovanni Paolo II interceda per noi! Buona Domenica. don Luciano.