Domenica 8 Maggio

Pieve:  alla Santa Messa delle ore 8.00 ricordiamo Piero Cecchi (Via Benedetto Croce, 34).

Santuario: ore 12.00 Supplica alla Madonna del Rosario di Pompei.

Piazzano: ore 15.30 Arianna Giovannetti riceve il Santo Battesimo.

Cavalcata dei Magi:

alle 16.00 partenza da Villa Pecori del Corteo per le vie del centro storico per giungere alla chiesa di San Francesco dove si terrà alle 17.30 il concerto del Capriccio Armonico diretto da Gianni Mini e del Gruppo Rinascimentale dell’Istituto Comprensivo di Borgo San Lorenzo diretto da Marilisa Cantini.

Centro Giovanile: ore 21.00 don Francesco e i giovani che sono stati con lui in Turchia raccontano la loro esperienza.

Lunedì 9 Maggio

Salaiole: ore 21.00 Santo Rosario c/o la Comunità di Nazareth

Martedì 10 Maggio

Cappella della Misericordia: ore 21.00 Santa Messa per i fratelli e le sorelle viventi e defunti della Confraternita.

Giovedì 12 Maggio

Battiloro: ore 21.00 Santo Rosario c/o famiglia Gabellini.

Venerdì 13 Maggio

Figliano: dalle 10.00 alle 18.00 ritiro per i bambini e le bambine che riceveranno la Prima Comunione Sabato e Domenica prossimi.

Sabato 14 Maggio

Centro Giovanile: ore 10.00 Catechismo per i ragazzi di Quinta Primaria.

Pieve: ore 12.00 Emilia Pini, Emma Vivoli e Alessandro Pristerà ricevono il Santo Battesimo.

Ore 15.00 Agata Cipollone riceve il Santo Battesimo.

Ore 16.00 Santa Messa con Prima Comunione per Samuele Antonelli, Leonardo Bianchi, Marta Castagna, Ivan Chiarugi, Cosimo Cipollone, Giulia Feirer, Lorenzo Giovannetti, Teresa Incagli, Maria Francesca Marini, Tommaso Mazzitelli, Francesco Persichetti, Vittoria Pini, Leonardo Santi, Lorenzo Torresi e Giulia Villone.

Domenica 15 Maggio

Chiesa dei Cappuccini: ore 11.30 Santa Messa con Prima Comunione di Delia Berretti, Cloe Carrani, Duccio Corsini, Chaltu Ferrara, Letizia Mattia, Maria Chiara Ronconi, Ginevra e Diletta Quattrocchi, Alessio Salvatori, Mia e Simone Tufo.

Pieve: ore 16.00 Santa Messa con Prima Comunione di Aurora Angilella, Alessandro Borghetti, Niccolò Fabbri, Aurora Falconieri, Matteo Gamberi, Mia Landi, Elvira Livi, Cristian Naldoni, Bianca Parigi, Andrea Peraj, Tommaso Mario Righeschi, Sveva Riva, Luca Romei, Zeno Sorelli, Rebecca Ulivi.

Mese di Maggio a Olmi

Santo Rosario ogni giorno alle ore 17.00.

CAMPI ESTIVI ESTATE 2022

Bambini Quarta Elementare a Figliano dal 15 al 18 Giugno.

Bambini Quinta Elementare a Figliano dal 20 al 25 Giugno.

Ragazzi Prima Media a Cavallico dal 27 Giugno al 2 Luglio.

Giovanissimi Seconda e Terza Media a Cavallico dall’11 al 16 Luglio.

Prima Superiore ai Diacci dal 25 al 29 Luglio.

Famiglie a Cavallico dal 7 all’14 Agosto.

GRIM ESTIVO  dal 4 all’8 e dall’11 al 15 Luglio.

Per le modalità di iscrizione vi faremo sapere.

NOTA DELLA CEI

La Conferenza Episcopale Italiana invita a mantenere l’uso delle mascherine durante le celebrazioni, per la mancanza dell’obbligo del distanziamento, e durante la catechesi, per l’adeguamento alla normativa scolastica che mantiene l’uso delle mascherine fino al 15 Giugno.

Catechesi del Papa sulla preghiera – 37.

Perseverare nell’amore

In questa penultima catechesi sulla preghiera parliamo della perseveranza nel pregare. È un invito, anzi, un comando che ci viene dalla Sacra Scrittura. L’itinerario spirituale del Pellegrino russo comincia quando si imbatte in una frase di San Paolo nella Prima Lettera ai Tessalonicesi: «Pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie» (5,17-18). La parola dell’Apostolo colpisce quell’uomo ed egli si domanda come sia possibile pregare senza interruzione, dato che la nostra vita è frammentata in tanti momenti diversi, che non sempre rendono possibile la concentrazione. Da questo interrogativo comincia la sua ricerca, che lo condurrà a scoprire quella che viene chiamata la preghiera del cuore. Essa consiste nel ripetere con fede: “Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore!”. Una semplice preghiera, ma molto bella. Una preghiera che, a poco a poco, si adatta al ritmo del respiro e si estende a tutta la giornata. In effetti, il respiro non smette mai, nemmeno mentre dormiamo; e la preghiera è il respiro della vita.

Come è dunque possibile custodire sempre uno stato di preghiera? Il Catechismo ci offre bellissime citazioni, tratte dalla storia della spiritualità, che insistono sulla necessità di una preghiera continua, che sia il fulcro dell’esistenza cristiana. Ne riprendo alcune.

Afferma il monaco Evagrio Pontico: «Non ci è stato comandato di lavorare, di vegliare e di digiunare continuamente – no, questo non è stato domandato -, mentre la preghiera incessante è una legge per noi» (n. 2742). Il cuore in preghiera. C’è dunque un ardore nella vita cristiana, che non deve mai venire meno. È un po’ come quel fuoco sacro che si custodiva nei templi antichi, che ardeva senza interruzione e che i sacerdoti avevano il compito di tenere alimentato. Ecco: ci deve essere un fuoco sacro anche in noi, che arda in continuazione e che nulla possa spegnere. E non è facile, ma deve essere così.

San Giovanni Crisostomo, un altro pastore attento alla vita concreta, predicava così: «Anche al mercato o durante una passeggiata solitaria è possibile fare una frequente e fervorosa preghiera. È possibile pure nel vostro negozio, sia mentre comperate sia mentre vendete, o anche mentre cucinate» (n. 2743). Piccole preghiere: “Signore, abbi pietà di noi”, “Signore, aiutami”. Dunque, la preghiera è una sorta di rigo musicale, dove noi collochiamo la melodia della nostra vita. Non è in contrasto con l’operosità quotidiana, non entra in contraddizione con i tanti piccoli obblighi e appuntamenti, semmai è il luogo dove ogni azione ritrova il suo senso, il suo perché, la sua pace.

Certo, mettere in pratica questi principi non è facile. Un papà e una mamma, presi da mille incombenze, possono sentire nostalgia per un periodo della loro vita in cui era facile trovare tempi cadenzati e spazi di preghiera. Poi, i figli, il lavoro, le faccende della vita famigliare, i genitori che diventano anziani… Si ha l’impressione di non riuscire mai ad arrivare in capo a tutto. Allora fa bene pensare che Dio, nostro Padre, il quale deve occuparsi di tutto l’universo, si ricorda sempre di ognuno noi. Dunque, anche noi dobbiamo sempre ricordarci di Lui!

Possiamo poi ricordare che nel monachesimo cristiano è sempre stato tenuto in grande onore il lavoro, non solo per il dovere morale di provvedere a sé stessi e agli altri, ma anche per una sorta di equilibrio, un equilibrio interiore: è rischioso per l’uomo coltivare un interesse talmente astratto da perdere il contatto con la realtà. Il lavoro ci aiuta a rimanere in contatto con la realtà. Le mani giunte del monaco portano i calli di chi impugna badile e zappa. Quando, nel Vangelo di Luca (cfr 10,38-42), Gesù dice a Santa Marta che la sola cosa veramente necessaria è ascoltare Dio, non vuol affatto disprezzare i molti servizi che lei stava compiendo con tanto impegno.

Nell’essere umano tutto è “binario”: il nostro corpo è simmetrico, abbiamo due braccia, due occhi, due mani… Così anche il lavoro e la preghiera sono complementari. La preghiera – che è il “respiro” di tutto – rimane come il sottofondo vitale del lavoro, anche nei momenti in cui non è esplicitata. È disumano essere talmente assorbiti dal lavoro da non trovare più il tempo per la preghiera.

Nello stesso tempo, non è sana una preghiera che sia aliena dalla vita. Una preghiera che ci aliena dalla concretezza del vivere diventa spiritualismo, oppure, peggio, ritualismo. Ricordiamo che Gesù, dopo aver mostrato ai discepoli la sua gloria sul monte Tabor, non volle prolungare quel momento di estasi, ma scese con loro dal monte e riprese il cammino quotidiano. Perché quella esperienza doveva rimanere nei cuori come luce e forza della loro fede; anche una luce e forza per i giorni che sarebbero stati prossimi venturi: quelli della Passione. Così, i tempi dedicati a stare con Dio ravvivano la fede, la quale ci aiuta nella concretezza del vivere, e la fede, a sua volta, alimenta la preghiera, senza interruzione. In questa circolarità fra fede, vita e preghiera, si mantiene acceso quel fuoco dell’amore cristiano che Dio si attende da noi.

E ripetiamo la preghiera semplice che è tanto bello ripetere durante il giorno, tutti insieme: “Signore Gesù, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore”.