Domenica 21 Gennaio

Pieve: alla Santa Messa delle 8.00 ricordiamo: Lidia Ferrara vedova Giannelli (Villaggio San Francesco già Le Salaiole) e Giuseppina Romei vedova Bargelli (Via Che Guevara, 16).

Festa di San Sebastiano, Patrono della Misericordia di Borgo San Lorenzo

  • Oratorio della Misericordia: ore 8.00 Lodi Mattutine.
  • Pieve: alla Santa Messa delle 11.30 vestizione di nuovi fratelli e sorelle della Confraternita.
  • Oratorio della Misericordia: ore 17.00 Vespri.

Al termine delle Sante Messe nelle chiese dell’Unità Pastorale vengono distribuiti i panini benedetti.

Pieve: alla Santa Messa delle 10.00 ai Bambini del Catechismo di Terza Primaria viene consegnato il Vangelo. Al termine fanno il loro incontro nei locali parrocchiali.

Martedì 23 Gennaio

Olmi: ore 15.30, Incontro sinodale aperto a tutti.

Mercoledì 24 Gennaio

Famiglia Franchi, Via Caiani 29: ore 21.00, incontro di Catechesi per adulti.

Giovedì 25 Gennaio

Famiglia Borelli, Piazza Dante, 42: ore 21.00, incontro di Catechesi per adulti.

Sabato 27 Gennaio

Centro Giovanile: dalle 10.00 alle 12.00 incontro di catechismo per i ragazzi di Quinta Primaria.

Santuario: ore 11.00 Adriano Bini e Livia Tamas celebrano il Sacramento del Matrimonio.

Domenica 28 Gennaio

Festa di San Giovanni Bosco

  • Centro Giovanile: ore 10.00 ritrovo degli ex Allievi Salesiani.
  • Santuario: ore 10.30 Santa Messa.
  • Centro Giovanile: ore 11.45 condivisione di ricordi e alle 12.30 pranzo.

Per prenotazioni pranzo: Franco Stocchi 3277433739.

Locali della Pieve:   al termine della Messa delle 10.00 i Bambini di Quarta Primaria fanno il loro incontro di Catechismo.

Figliano: dalle 11.30 alle 17.00 Ritiro per i Giovanissimi del post Cresima 2008.

BENEDIZIONE DELLE FAMIGLIE

Lunedì 22: Via E. Curiel – Via F.lli Cervi.

Martedì 23: Via G. Massarenti – Via Togliatti – Via Galilei.

Mercoledì 24: Via S. Allende.

Giovedì 25: Viale della Repubblica.

Venerdì 26: Viale P. Giraldi – Via A. Landi – Via A. Moro.

In anticipo verrà consegnato alle famiglie il programma con l’itinerario.

VERSO IL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO

Gli incontri per i fidanzati in preparazione al Matrimonio inizieranno Mercoledì 7 Febbraio alle 21.00 nei locali parrocchiali della Pieve.

CATECHESI DEL PAPA

La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente.

14. Testimoni: Sant’Andrea Kim Tae-gon

In questa serie di catechesi ci mettiamo alla scuola di alcuni Santi e Sante che, come testimoni esemplari, ci insegnano lo zelo apostolico. Ricordiamo che stiamo parlando dello zelo apostolico, quello che noi dobbiamo avere per annunciare il Vangelo.

Un grande esempio di Santo della passione per l’evangelizzazione oggi andiamo a trovarlo in una terra molto lontana, ovvero nella Chiesa coreana. Guardiamo al martire e primo sacerdote coreano Sant’Andrea Kim Tae-gon. Ma l’evangelizzazione della Corea è stata fatta dai laici. Sono stati i laici battezzati che hanno trasmesso la fede, non c’erano preti, perché non ne avevano: vennero più tardi, pertanto, la prima evangelizzazione l’hanno fatta i laici. Noi saremmo capaci di una cosa del genere? Pensiamoci: è una cosa interessante. E questo è uno dei primi sacerdoti, Sant’Andrea. La sua vita è stata e rimane una testimonianza eloquente di zelo per l’annuncio del Vangelo.

Circa 200 anni fa, la terra coreana fu teatro di una persecuzione severissima: i cristiani erano perseguitati e annientati. Credere in Gesù Cristo, nella Corea di quell’epoca, voleva dire essere pronti a dare testimonianza fino alla morte. In particolare, l’esempio di Sant’Andrea Kim lo possiamo ricavare da due aspetti concreti della sua vita.

Il primo è il modo che lui doveva usare per incontrarsi con i fedeli. Stante il contesto fortemente intimidatorio, il Santo era costretto ad accostare i cristiani in una forma non manifesta, e sempre in presenza di altre persone, come se si parlassero da tempo. Allora, per individuare l’identità cristiana del suo interlocutore, Sant’Andrea metteva in atto questi espedienti: anzitutto, c’era un segno di riconoscimento concordato in precedenza: tu ti incontrerai con questo cristiano e lui avrà questo segnale nell’abito o nella mano; dopo di che, lui poneva di nascosto la domanda – ma sottovoce: “Tu sei discepolo di Gesù?”. Poiché altre persone assistevano alla conversazione, il Santo doveva parlare a voce bassa, pronunciando solo poche parole, quelle più essenziali. Quindi, per Andrea Kim, l’espressione che riassumeva tutta l’identità del cristiano era “discepolo di Cristo”: “Tu sei discepolo di Cristo?”, ma a bassa voce perché era pericoloso. Era vietato essere cristiano.

In effetti, essere discepolo del Signore significa seguirlo, seguire la sua strada. E il cristiano è per sua natura uno che predica e dà testimonianza di Gesù. Ogni comunità cristiana riceve dallo Spirito Santo questa identità, e così la Chiesa intera, dal giorno di Pentecoste (cfr Conc. Vat. II, Decr. Ad gentes, 2). E da questo Spirito che noi riceviamo nasce la passione, la passione per l’evangelizzazione, questo zelo apostolico grande: è un dono dello Spirito. E anche se il contesto circostante non è favorevole, come quello coreano di Andrea Kim, la passione non cambia, anzi, acquista ancora maggior valore. Sant’Andrea Kim e gli altri fedeli coreani hanno dimostrato che la testimonianza del Vangelo data in tempo di persecuzione può portare molti frutti per la fede.

Vediamo ora un secondo esempio concreto. Quando era ancora seminarista, Sant’Andrea doveva trovare un modo per accogliere segretamente i missionari provenienti dall’estero. Questo non era un compito facile, poiché il regime dell’epoca vietava rigorosamente a tutti gli stranieri di entrare nel territorio. Per questo era stato – prima di questo – tanto difficile trovare un sacerdote che venisse a missionare: la missione l’hanno fatta i laici. Una volta – pensate a questo che ha fatto Sant’Andrea – una volta egli camminò sotto la neve, senza mangiare, talmente a lungo che cadde a terra sfinito, rischiando di perdere i sensi e di rimanere lì congelato. A quel punto, all’improvviso sentì una voce: “Alzati, cammina!”. Udendo quella voce, Andrea si ridestò, scorgendo come un’ombra di qualcuno che lo guidava.

Questa esperienza del grande testimone coreano ci fa comprendere un aspetto molto importante dello zelo apostolico. Vale a dire il coraggio di rialzarsi quando si cade. Ma i santi cadono? Sì! Ma dai primi tempi: pensate a San Pietro: ha fatto un grande peccato, ma ha avuto forza nella misericordia di Dio e si è rialzato. E in Sant’Andrea noi vediamo questa forza: lui era caduto fisicamente ma ha avuto la forza di andare, andare, andare per portare il messaggio avanti. Per quanto la situazione possa essere difficile, anzi a volte sembri non lasciare spazio al messaggio evangelico, non dobbiamo demordere e non dobbiamo rinunciare a portare avanti ciò che è essenziale nella nostra vita cristiana, cioè l’evangelizzazione. Questa è la strada. E ognuno di noi può pensare: “Ma io, come posso evangelizzare?”. Ma guarda questi grandi e tu pensa nel tuo piccolo, pensiamo noi nel nostro piccolo: evangelizzare la famiglia, evangelizzare gli amici, parlare di Gesù, ma parlare di Gesù ed evangelizzare con il cuore pieno di gioia, pieno di forza. E questa la dà lo Spirito Santo. Prepariamoci a ricevere lo Spirito Santo nella prossima Pentecoste e chiediamogli quella grazia, la grazia del coraggio apostolico, la grazia di evangelizzare, di portare avanti sempre il messaggio di Gesù.