Domenica 2 Giugno

Santuario: al termine della Santa Messa delle 10.30, Velatio del SS. Crocifisso.

San Giovanni Maggiore: alla Santa Messa delle 9.30, Prima Comunione per  Azzurra Baicchi, Matilde Bartolini, Giorgio Berti, Viola Calarese, Andrea Guidotti, Gioele Lani, Enea Pieri e Tommaso Saladini.

Pieve: ore 15.00, Giulio Vinci riceve il Battesimo.

Pieve: ore 16.00, Logan Malollari, Emiliano Pini, Lucio D’Anna Landini, Alessandro Landini, Daria Baldini e Adele Sulprizio ricevono il Battesimo.

Scandicci, Chiesa di San Bartolo in Tuto: ore 18.00 durante la Santa Messa il seminarista Jenson riceve il Ministero del Lettorato e il seminarista Luca riceve il Ministero dell’Accolitato.

Martedì 4 Giugno

Centro Giovanile: ore 17.00, Incontro dei Volontari della Caritas del Vicariato del Mugello.

Cappella della Misericordia: ore 21.00, Santa Messa.

Giovedì 6 Giugno

Sant’Omobono: Convegno, IL CAMPANILE E LA SUA PIEVE Analisi e prospettive.

15.15, registrazione dei partecipanti;

15.30, Introduzione e presentazione degli intervenuti; Guido Parigi, Commissione Territoriale Architetti,

15.45, L’abitato di Borgo, genesi e sviluppo dell’insediamento medievale, un’ipotesi; Carla Giuseppina Romby, storica dell’architettura, università di Firenze;

16.30, La Pieve di S. Lorenzo: nota sulla sua storia e la sua architettura; Marco Pinelli, storico dell’arte,

17.15, Studi di archeologia dell’architettura e rischio sismico in Mugello. La Pieve di Borgo e il suo campanile: spunti e riflessioni da alcune evidenze archeologiche; archeologo università dell’Aquila,

18.30, conclusioni e visita guidata alla Pieve.

Centro Giovanile: ore 21.00, Iscrizioni al GRIM Estivo. 

Sabato 8 Giugno

Sant’Omobono: ore 16.00, Presentazione del Libro Interpretazione artistica, Le Chiese del nostro Territorio, Mugello, alto Mugello e Val di Sieve. A cura dell’Associazione dalle Terre di Giotto e dell’Angelico.

Olmi: ore 16.00, Ambra Lombardi riceve il Battesimo.

San Cresci: ore 17.00, Francesco Mungai riceve il Battesimo.

Domenica 9 Giugno

Olmi: ore 16.00, Caterina Nespoli riceve il Battesimo.

LE RELIGIONI IN DIALOGO: PER UN FUTURO DI PACE

Martedì 11 Giugno: Centro Giovanile: ore 21.00, “Il dialogo tra le religioni: quali motivazioni per un credente?” – Alfredo Jacopozzi – Direttore del Centro Diocesano per il dialogo interreligioso.

Martedì 18 Giugno: Centro Giovanile: ore 21.00, “Scontro di civiltà o dialogo tra culture e religioni?” – Marco Bontempi – Università di Firenze.

Mercoledì 26 Giugno: Centro Giovanile: ore 21.00, “Cristiani ed ebrei in dialogo: a che punto siamo?” – Giulio Conticelli – Amicizia ebraico-cristiana di Firenze.

Martedì 2 Luglio: Centro Giovanile: ore 21.00, “Cristiani e musulmani: una nuova stagione per dialogo?” – Hamdan al Zeqri – Responsabile del dialogo interreligioso per la Comunità islamica di Firenze.

Catechesi del Papa. La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente.

26. L’annuncio è gioia

Dopo aver incontrato diversi testimoni dell’annuncio del Vangelo, mi propongo di sintetizzare questo ciclo di catechesi sullo zelo apostolico in quattro punti, ispirati all’Esortazione apostolica Evangelii gaudium, che in questo mese compie dieci anni. Il primo punto che vediamo oggi, il primo dei quattro, non può che riguardare l’atteggiamento da cui dipende la sostanza del gesto evangelizzatore: la gioia. Il messaggio cristiano, come abbiamo ascoltato dalle parole che l’angelo rivolge ai pastori, è l’annuncio di «una grande gioia» (Lc 2,10). E la ragione? Una buona notizia, una sorpresa, un bell’avvenimento? Molto di più, una Persona: Gesù! Gesù è la gioia. È Lui il Dio fatto uomo che è venuto da noi! La questione, cari fratelli e sorelle, non è dunque se annunciarlo, ma come annunciarlo, e questo “come” è la gioia. O annunciamo Gesù con gioia, o non lo annunciamo, perché un’altra via di annunciarlo non è capace di portare la vera realtà di Gesù.                                    

Ecco perché un cristiano scontento, un cristiano triste, un cristiano insoddisfatto o, peggio ancora, risentito e rancoroso non è credibile. Questo parlerà di Gesù ma nessuno gli crederà! Una volta mi diceva una persona, parlando di questi cristiani: “Ma sono cristiani con faccia di baccalà!”, cioè, non esprimono niente, sono così, e la gioia è essenziale. È essenziale vigilare sui nostri sentimenti. L’evangelizzazione opera la gratuità, perché viene dalla pienezza, non dalla pressione. E quando si fa un’evangelizzazione – si vuole fare ma questo non va – in base a ideologie, questo non è evangelizzare, questo non è il Vangelo. Il Vangelo non è una ideologia: il Vangelo è un annuncio, un annuncio di gioia. Le ideologie sono fredde, tutte. Il Vangelo ha il calore della gioia. Le ideologie non sanno sorridere, il Vangelo è un sorriso, ti fa sorridere perché ti tocca l’anima con la Buona Notizia.                              

La nascita di Gesù, nella storia come nella vita, è il principio della gioia: pensate a quello che è successo ai discepoli di Emmaus che dalla gioia non potevano credere, e gli altri, poi, i discepoli tutti insieme, quando Gesù va al Cenacolo, non potevano credere dalla gioia (cfr Lc 24,13-35). La gioia di avere Gesù risorto. L’incontro con Gesù sempre ti porta la gioia e se questo non succede a te, non è un vero incontro con Gesù.                                            

E questo che fa Gesù con i discepoli ci dice che i primi a dover essere evangelizzati sono i discepoli, i primi a dover essere evangelizzati siamo noi, cristiani: siamo noi. E questo è tanto importante. Immersi nel clima veloce e confuso di oggi, pure noi, infatti, potremmo trovarci a vivere la fede con un sottile senso di rinuncia, persuasi che per il Vangelo non ci sia più ascolto e che non valga più la pena impegnarsi per annunciarlo. Potremmo addirittura esser tentati dall’idea di lasciare che “gli altri” vadano per la loro strada. Invece proprio questo è il momento di ritornare al Vangelo per scoprire che Cristo «è sempre giovane e fonte costante di novità» (Evangelii gaudium, 11).         

Così, come i due di Emmaus, si torna nella vita quotidiana con lo slancio di chi ha trovato un tesoro: erano gioiosi, questi due, perché avevano trovato Gesù, e ha cambiato loro la vita. E si scopre che l’umanità abbonda di fratelli e sorelle che aspettano una parola di speranza. Il Vangelo è atteso anche oggi: l’uomo di oggi è come l’uomo di ogni tempo: ne ha bisogno, anche la civiltà dell’incredulità programmata e della secolarità istituzionalizzata; anzi, soprattutto la società che lascia deserti gli spazi del senso religioso, ha bisogno di Gesù. Questo è il momento favorevole all’annuncio di Gesù. Perciò vorrei dire nuovamente a tutti: «La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia (ibid.,1). Non dimentichiamo questo. E se qualcuno di noi non percepisce questa gioia, si domandi se ha trovato Gesù. Una gioia interiore. Il Vangelo va sulla strada della gioia, sempre, è il grande annuncio. Invito ogni cristiano, in qualsiasi luogo e situazione si trovi, a rinnovare oggi stesso il suo incontro con Gesù Cristo. Ognuno di noi oggi si prenda un pochettino di tempo e pensi: “Gesù, Tu sei dentro di me: io voglio incontrarTi tutti i giorni. Tu sei una Persona, non sei un’idea; Tu sei un compagno di cammino, non sei un programma. Tu sei Amore che risolve tanti problemi. Tu sei l’inizio dell’evangelizzazione. Tu, Gesù, sei la fonte della gioia”. Amen.