Venerdì I Settimana di Avvento

Isaia 29,17-24  Salmo 26  Matteo 9,27-31

”Credete che io possa fare questo?”. Gli risposero: “Sì, o Signore!”. È la domanda che Gesù rivolge a due ciechi che chiedono il dono della vista. Sostanzialmente viene chiesta la fede. Senza la fede non esistono miracoli, esistono solo coincidenze o magie. La fede, al contrario, permette di riconoscere infiniti miracoli nel corso dei giorni. Ma la domanda è questa: “Crediamo davvero che Dio presieda al corso degli eventi? Crediamo davvero che a Dio nulla sia impossibile?”. Gesù non fa mai miracoli per accalappiarsi l’attenzione e l’ammirazione delle folle, non gli interessa. Gesù non è venuto a rafforzare la religiosità di chi crede in un Dio potente che agisce autonomamente, senza ragioni e idee precise. Gesù è venuto a mostrare l’affidabilità di Dio che è Padre e per sostenere l’abbandono fiducioso degli uomini in Lui. Chi crede e si affida all’opera di Dio, vede miracoli in ogni luogo e in ogni tempo. Tutto è un miracolo! I ciechi dichiarano la loro fede incondizionata: credono e basta! Credono che Gesù può guarirli ma non è detto che lo voglia. La fiducia non sta in piedi a furia di prove ma è semplice abbandono alla relazione. In sostanza: non è dalla cecità che i ciechi vogliono guarire ma dalla solitudine. Si può vivere ciechi ma non si può vivere non amati! Cominciamo bene, allora, questa giorno sentendoci profondamente amati dal Signore! Buona giornata. don Luciano.