XXVII Domenica del Tempo Ordinario (C)

Abacuc 1,2-3; 2,2-4  Salmo 94  2Timoteo 1,6-8.13-14  Luca 17,5-10

Vangelo di oggi: Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”. Servi inutili: due parole difficili da digerire.

Ora cerchiamo di capire perché servo inutile. Guardo nel vocabolario e vedo che inutile significa che non serve a niente, che non produce, inefficace. Ma non è questo il senso nel linguaggio di Gesù: non sono né incapaci né improduttivi quei servi che arano, pascolano, preparano da mangiare. E mai è dichiarato inutile il servizio. Significa invece: siamo servi senza pretese, senza rivendicazioni, senza secondi fini. Servo inutile vuol dire servo senza utile, senza tornaconto, senza pensare a sé. Cioè servo inutile è quello che ha capito cos’è l’amore. E chi ama, si dona; chi dona, serve e chi serve per amore è felice. Capita così a tutti noi. Ripeto. Chi ama si dona, esce da sé – l’amore è uscire da sé, dal proprio egoismo – chi si dona serve, fa felice un’altra persona ma chi serve per amore è lui stesso felice. Detto con il poeta indiano Tagore: “Dormivo e sognavo che la vita era gioia. Mi svegliai e vidi che la vita era servizio. Volli servire e vidi che servire era gioia”. Dunque, servi inutili a tempo pieno!

Auguri ai nonni che sanno bene cosa sia la gratuità: si spendono per i loro nipoti senza pretendere il contraccambio; sperano, naturalmente, che un giorno da adulti questi bambini saranno loro grati: ma non condizionano il loro amore alla risposta. Buona Domenica. don Luciano.

P.S. In Pieve, Matilde Ponzalli, Alice Prota, Riccardo Amaro, Giulio Mazzuoli e Leonardo Vallo ricevono il Santo Battesimo.