Santissima Trinità (C)

Proverbi 8,22-31  Salmo 8  Romani 5,1-5  Giovanni 16,12-15

Siamo oggi di fronte ad un mistero, al mistero della Santissima Trinità. Che cosa capita al cristiano medio? Quando si parla di mistero, subito il cristiano medio dice: “Mistero, non si capisce niente, non si capisce nulla!”. E, allora, disattiva la ragione, sospende il ragionamento e dice: “Ci credo”. Invece non è così. Per la Bibbia, per San Paolo in particolare, il mistero di Dio si conosce grazie a Gesù; sappiamo tanto del mistero di Dio per cui occorre leggere il mistero non come qualcosa di incomprensibile, come un muro ma come un oceano nel quale uno entra, lo attraversa e scopre delle meraviglie. Il mistero di Dio non è incomprensibile, è inesauribile appunto perché Dio è Dio. Il dramma è che di fronte a questo mistero della Santissima Trinità, il cristiano medio appunto dice: “Sì, Dio c’è”, ma non si immerge, non entra in questo oceano. C’è un quadro interessante di Magritte dal titolo La ricerca della verità. Il pittore dipinge un pesce sull’asciutto, in un appartamento, l’oceano è davanti, oltre la finestra; basta guardare, si vede l’oceano ma il pesce sta lì, fuori dall’acqua, da solo. Così i cristiani. Tante volte sanno delle cose su Dio ma queste cose che sanno non diventano esperienza, non toccano il cuore, non toccano la vita, non danno sogni, non danno respiro per cui sì, ci credono, però non hanno la forza per andare avanti. Celebrare oggi questo mistero della Santissima Trinità vuol dire fare esperienza. La presenza di Dio, di Gesù che ci manda il suo Spirito, che è Spirito di amore e ci parla di Dio che è Padre, questa presenza inzuppi la nostra vita. Buona Domenica. don Luciano.

P.S. Oggi vengono battezzati nel nome della Trinità, Tommaso Fracassini, Giulio Guidotti, Mattia Bianchi in Pieve mentre a San Cresci, Martino Nutini e Niccolò Giovannini.