Martedì V Settimana di Pasqua

Atti 14,19-28  Salmo 144  Giovanni 14,27-31a

Siamo soliti scambiarci un gesto di pace prima di accostarci all’altare e fare la Comunione. Generalmente lo si considera un gesto di riconciliazione orizzontale: non è radicalmente sbagliato, essere costruttori di pace è fedeltà allo stile delle Beatitudini. Trattava, il senso più vero riguarda lo scambio reciproco della pace che viene dal Risorto: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi”. Dire “la pace sia con te” è augurare al fratello un’esperienza feconda di Gesù vivo. È regalare la presenza del Signore a chi ci vive accanto. Sappiamo benissimo che anche quando i rapporti con gli altri sono distesi la nostra vita non è compiuta: la pace e la gioia non sono generate dal non essere in conflitto con gli altri ma dall’amore di Dio che invade il cuore dell’uomo e lo fa essere pieno di paradiso. Il mondo che soffre nei conflitti e nelle guerre ha bisogno di Gesù: doniamolo con tutte l’energia che ci è possibile! E sarà davvero PACE! Buona giornata. don Luciano.