Martedì II Settimana di Pasqua

Atti 4,32-37  Salmo 92  Giovanni 3,7-15

“Bisogna rinascere dall’alto”, dice Gesù a Nicodemo. E Nicodemo, ovviamente non capisce. Per la verità non è che ci capiamo nemmeno noi più di tanto. Io credo si possa intendere l’acquisizione di un nuovo punto di vista che, però, non è semplice frutto di volontà ma azione di grazia da parte di Dio. Il fatto che si parli di nascita ci pone passivamente di fronte all’evento. Nessuno può nascere da sé, nessuno si auto crea. C’è sempre qualcuno che ti fa nascere. Nascere dall’alto significa riconoscere un grembo che non è solo quello di nostra madre ma anche quello di Dio. Come un bambino cerca la mamma e lì trova la pace perché “torna a casa”, così l’uomo cerca Dio perché lì è la sua origine e il suo destino. E fintanto che non troviamo questo grembo non siamo in pace. Il Battesimo che abbiamo ricevuto, se lo consideriamo nella sua verità – e non come un rito tradizionale -, ci offre le coordinate per riconoscere la nostra non-assimilabilità totale alla carne. Siamo fatti di terra e di cielo e soprattutto siamo fatti per il cielo. “Se siete risorti con Cristo cercate le cose di lassù”! Buona giornata. don Luciano.

P.S. Una preghiera per Lucia “Maria” Rizzo vedova Grandi (Via G. Romanelli, 32) che, alla soglia dei 104 anni, oggi varca la soglia dell’eternità.