XIX Domenica del Tempo Ordinario (B)

1Re 19,4-8  Salmo 33  Efesini 4,30-5,2  Giovanni 6,41-51

Elia, il più grande tra i profeti di Israele. Anche lui ha avuto un momento di sconforto e di desolazione. Non è che chi segue da vicino il Signore ed è chiamato a testimoniarlo con la totalità della vita sia da considerare sempre contento e sereno. La vita è complessa e faticosa, situazioni intricate e deludenti non mancano mai, non bisogna stupirsene. Elia arriva al punto di chiedere al Signore la morte; la sfiducia più nera. Ma Dio non lo abbandona. Dio è Colui che sta vicino all’uomo. Non gli evita i problemi e le difficoltà ma dà gli strumenti per affrontarli. Grazie ad un po’ di pane e ad un orcio d’acqua, Elia arriva all’Oreb. Oggi anche noi usciremo dalle nostre case per andare a prendere il Pane della vita: tutti abbiamo fatiche e tormenti da affrontare da soli – ne abbiamo la consapevolezze – non possiamo riuscire a stare a galla! Quel Pane che ci verrà messo nelle mani è il Dio-con-noi. Non dobbiamo aver paura: non dobbiamo aspettarci una vita diversa da quella che abbiamo, semplicemente abbiamo la grazia di non affrontare da soli il cammino. Nessuna strada spianata ma una Compagnia fedele che mai ci abbandonerà e ci porterà alla pienezza della gioia. Buona Domenica. don Luciano.

P.S. Una preghiera di suffragio per Maria Giovanna Biancalani vedova Lippini (Via del Fondaccio – La Torre) che accompagniamo all’ultima dimora. In pieve Giulio Vannucci riceve il Santo Battesimo.