Mercoledì XXIII Settimana del Tempo Ordinario

1Corinzi 7,25-31  Salmo 44  Luca 6,20-26

“Beati i poveri, gli afflitti, gli affamati, i perseguitati…”. Gesù ha parole di consolazione per tutti gli svantaggiati della storia. Non sono i ricchi, i sazi, i gaudenti a sperimentare l’abbraccio benevolo di Dio: non che ne siano per forza esclusi, ma non sono i privilegiati. Una condizione di vita devastata incrocia sempre lo sguardo amorevole di Gesù. Sfido chiunque a trovare un uomo che abbia passato una situazione di prova e non abbia volto gli occhi al cielo invocando la cura di Dio. La precarietà della vita è un luogo prezioso e privilegiato per l’incontro con Dio. Guarda caso, sono i poveri, i derelitti, gli scarti della società a trovare la salvezza in Gesù. Benedetta la vita disgraziata? No! La vita bella e felice è sempre una grazia grande! Ma guai a chi non benedice Dio per essa! Guai a chi ripone in se stesso il merito di tutto! La beatitudine consiste nell’avere Dio con sé! Buona giornata. don Luciano.