Martedì XXIII Settimana del Tempo Ordinario

1Corinzi 6,1-11  Salmo 149  Luca 6,12-19

“Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici”. L’evangelista Luca è l’unico che aggiunge questo particolare: prima di scegliere il gruppo dei Dodici, Gesù ha passato l’intera notte a pregare. Un gruppo che avrebbe dovuto seguirlo più da vicino, essere istruito, aiutarlo, preparagli la strada dell’annuncio. Ne sceglie Dodici richiamando le tribù di Israele, come ad indicare un nuovo Israele. Il Vangelo di oggi ci dice chiaramente che la scelta degli Apostoli furono vagliati in preghiera per un’intera notte da Gesù. Avrà pensato a questa squadra mettendo insieme caratteri, sensibilità, mentalità, approcci, modi di vivere molto diversi tra di loro. Diversità fondata però su un’unica pietra angolare: Gesù e con Gesù, il Padre. Ma chi pensa che la Chiesa sia una comunità perfetti si sbaglia di grosso. Gesù sceglie dodici persone l’una diversa dall’altra. Non chiama dodici persone perfette, ma dà loro un’unica cosa: la libertà! Cioè seppur scelti, gli Apostoli sarebbero sempre rimasti liberi anche di fare il contrario, di pensare il contrario, di scegliere il contrario. La prova di questa libertà si chiama Giuda. Dio non costringe mai nessuno, perché non vuole dei servi ma dei figli. Non vuole sottomissione ma amore. Gesù chiama anche noi oggi a seguirlo…e anche a noi lascia la libertà di seguirlo… a noi la scelta…Buona giornata. don Luciano.