Mercoledì XIV Settimana del Tempo Ordinario

Osea 10,1-3.7-8.12   Salmo 104  Matteo 10,1-7

Siamo noi che abbiamo scelto di essere discepoli di Gesù? Io credo di no! Nessuno è discepolo di Gesù se non è chiamato. Si può essere simpatizzanti, curiosi, affascinati, di Gesù e rimanere sulle nostre posizioni. Sono tanti i cosiddetti “laici devoti”, ossia coloro che sposano la morale di Gesù ma non ne sono discepoli. Il Vangelo di oggi mette in risalto molto bene questo aspetto: “Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, Gesù diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli”. Gesù chiama a sé, cioè lega indissolubilmente a Lui delle persone, perché da tale intimo legame ne scaturisca una vita davvero nuova: il discepolo non è un aspirante maestro ma è un eterno scolaro, bisognoso di imparare, di capire, di convertirsi. Lo stare con Gesù permette al discepolo di ingaggiare una lotta permanente contro lo spirto del male che attanaglia il suo cuore a logiche contrarie al Signore. Per definire il male non ci si può riferire a se stessi, occorre chiedere a Gesù! Il male non è mai secondo la nostra misura ma secondo la misura del Vangelo! L’uomo si adatta molto facilmente ad uno stile di vita mediocre, solo Gesù sprona ad una misura alta della santità! Rimaniamo saldi nel Signore! Buona giornata. don Luciano.

P.S. Una preghiera per Giuseppa Bonanni vedova Costi (Via Don Minzoni, 8) e per Santi Ligresti (Via Togliatti, 25) che si preparano all’incontro con il Signore della vita.