II Domenica di Avvento (C)

Baruc 5,1-9  Salmo 125  Filippesi 1,4-6.8-11  Luca 3,1-6

L’Incarnazione di Dio è un avvenimento sorprendente e gratuito, segno dell’amore benevolo e misericordioso del Padre nei confronti dell’umanità uscita dalle sue mani, imprigionata dal male e dalla morte. A monte della salvezza ci sta una scelta totalmente libera da parte di Dio che precede ogni buona azione e ogni merito dell’uomo. “Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo”, professiamo nel Credo. La liturgia ci permette di riconoscere che questo avvenimento non riguarda il tempo passato ma l’oggi, il momento presente nel quale viviamo: ogni uomo è raggiunto dall’amore di Dio, anche chi è refrattario, chi è indifferente, chi è malvagio. Non c’è istante che non sia ricolmo della grazia di Dio che chiama alla salvezza i suoi figli. Questo desiderio determinato e volontario di Dio è ben descritta dalle parole dell’evangelista Luca: “Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!”. L’opera della salvezza ha chiaramente come soggetto il Padre. Pur tuttavia è innegabile che all’intervento gratuito e grazioso del Padre è necessario corrisponda una risposta libera e disponibile dell’uomo. Un dono, per arrivare a destinazione, ha bisogno di mani che lo ricevano, di cuori che lo accolgano: questa è la parte dell’uomo! È una parte altrettanto importante che vede un protagonismo dell’uomo nella realizzazione della volontà di Dio: l’amore non è mai imposto, non è mai violento, non è mai pretenzioso… si propone e attende una risposta! Anche oggi il Signore, con l’impazienza di chi ama, attende la nostra personale risposta d’amore. Buona Domenica. don Luciano.

P.S. Stamani a Olmi Simone, Giulio e Alessio ricevono il Sacramento della Cresima e nel pomeriggio a San Cresci Elio Mulazzi il Sacramento del Battesimo.