1Giovanni 3,7-10  Salmo 97  Giovanni 1,35-42

”Ecco l’agnello di Dio!”. E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Accade questa cosa ogni volta che partecipiamo ad una celebrazione eucaristica: il prete alza l’Ostia e dice: “Ecco l’Agnello di Dio”. Tutti usciamo dalle nostre panche banchi e ci mettiamo in fila per seguirlo e ed entrare in Lui. La liturgia ci ricorda, ogni volta, che la vita è stare con Gesù ed entrare nella sua persona. La vita di un discepolo non è altro che stare con Gesù. Gesù stesso non chiede altro: “Vieni e vedi”. Gesù non dice: “Vieni e fai” ma “Vieni e vedi”. Cioè, vieni e vedi cosa io faccio per te. La salvezza consiste in quello che Gesù fa e in quello di cui ci rende partecipi: un discepolo fa esperienza di un amore strabiliante. Quello che vede fare da Gesù alle miriadi di persone che incontra, lo sente fatte per sé. Tutti i malati, i peccatori e gli indemoniati che Gesù incontra ci rappresentano e quello che fa per loro lo fa pure per noi. Ogni Eucaristia che celebriamo è sperimentare che Gesù è davvero l’Agnello di Dio che offre la vita per la nostra salvezza. Stare con Gesù è godere il paradiso già qui! Buona giornata. don Luciano.