1Giovanni 2,29 – 3,l6  Salmo 97  Giovanni 1,29-34

Come vorrei essere giusto! Mi piacerebbe poter dire che su ogni fronte della vita posso garantire una sostanziale correttezza. Mi renderebbe certamente più forte e più sicuro, invece mi trovo a fare i conti con un mare di fragilità e di egoismi, in una lotta quotidiana che a volte mi vede vincitore e a volte perdente. No! Non sono giusto. Ci penso e via via mi viene da pensare che tutto sommato è meglio così. Se fossi giusto mi vanterei di me stesso, mi ergerei a giudice implacabile di chi sbaglia, mi sentirei un arrivato, sarei un nuovo fariseo. Non sarebbe una bella cosa. Mi viene in soccorso questa espressione di Giovanni nella sua Prima Lettera: “Sappiate anche che chiunque opera la giustizia, è stato generato da lui”. E’ possibile essere giusti solo in forza della grazia di Dio. Laddove l’uomo raggiunge una giustizia è solo grazie al perdono di Gesù. Lui rende giusti! Noi non ci riusciremo mai! Non abbiamo possibilità di vanto alcuno: siamo tutti dei poveri peccatori che quando ne facciamo una di buona è solo perché sostenuti e accompagnati dalla grazia del Signore. Che spettacolo! Buona giornata. don Luciano.

P.S. Un requiem per Cino Cini (RSA Giotto).