1Giovanni 3,7-10  Salmo 97  Giovanni 1,35-42

“Chi commette il peccato viene dal diavolo”. Leggendo questo versetto, di primo impatto, viene da piangere. Chi tra gli uomini può dirsi esente dai peccati? Veniamo tutti dal diavolo? Giovanni è molto attento è non dice “chi commette peccati” ma chi “commette IL peccato”: l’articolo determinativo è assolutamente fondamentale per una corretta comprensione dell’espressione. Il peccato è la rottura del rapporto con Dio, è la decisione consapevole di opporsi alla volontà di Dio. Ecco: chi ha nel cuore di pensare, di agire e di vivere in contrapposizione a Dio, inevitabilmente, è da considerarsi ispirato dal maligno. Credo proprio – e spero – che nessuno di noi abbia nel cuore questo desiderio. Quello che io desidero e, immagino, desiderate anche tutti voi è solo di conformarmi, giorno per giorno, alla volontà di Dio. Questo non vuol dire che ne sia capace, anzi, sempre mi misuro con il mio limite, la mia inettitudine, la mia piccineria. Riconoscere di essere peccatori è uno dei passaggi fondamentali di chi si mette in cammino nella via evangelica: chiamare per nome la propria precarietà pone in una condizione perenne di preghiera e di dipendenza da Dio. È una resa permanente a Colui nel quale confidiamo. Senza di Lui non possiamo fare nulla! Buona giornata. don Luciano.

P.S. Il Signore introduca nella gioia che non ha fine Antonio Sciota (Via XXV Aprile, 7).