Martedì Santo

Isaia 49,1-6  Salmo 70  Giovanni 13,21-33.36-38

Mi fa pena Giuda, questo uomo incapace di amare, schiavo di sé, infedele. Ha tentato di stare alla scuola del Maestro, ci ha vissuto tre anni insieme. Ha visto chi era Gesù, eppure, non ha superato la tentazione. Frequentare Gesù non preserva dal tradimento. Nella preghiera del Getsemani, Gesù dirà chiaramente ai suoi discepoli: “Pregate per non cadere nella tentazione“. C’è da pregare per non fare la fine di Giuda. È facilissimo seguire con entusiasmo Gesù e piantarlo in asso non appena la vita non corrisponde a quello che vogliamo noi. La fedeltà non è per niente un virtù spiccata dell’uomo di oggi e di sempre. Vorrei far notare che l’infedeltà di Giuda si realizza nel momento in cui si stacca dal gruppo dei Dodici e lascia il Cenacolo; così avviene anche oggi: quando ci discostiamo dalla Chiesa e abbandoniamo la mensa eucaristica siamo solo capaci di tradimento. Se tradisci Gesù, sei capace di tradire presto anche tutto il resto… Vigiliamo fratelli e sorelle! Buona giornata. don Luciano.

P.S. Il Signore accolga in paradiso, Luigi Vitartali (Via Fratelli Cervi, 9).