Visitazione della Beata Vergine Maria

Sofonia 3,14-17  Salmo Isaia 12,2-6  Luca 1,39-56

Termina il mese di Maggio: meditando i misteri del Rosario, i nostri sguardi hanno indugiato nella contemplazione del volto di Maria! Grande donna, capace di misurare la propria grandezza senza minimamente incorrere nell’autocelebrazione. Per questo, la liturgia di oggi, ci mostra Maria che parte e va a trovare la cugina Elisabetta: sembra che non resista più sotto i riflettori dei nostri occhi. Vuole a tutti i costi spostare l’attenzione sull’essenziale. Maria non è il sole: lei è la luna. La sua luce non è propria ma riflessa. E’ per questo che, alla lode sperticata di Elisabetta – “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?” -, immediatamente esplode con il canto del Magnificat dove protagonista principale viene riconosciuto, senza esitazione, il Signore. “Io sono niente”, sembra dire, “ciò che sono è solo opera di Dio! E’ Lui che fa! Lasciate la vostra vita nelle sue mani e sarete finalmente santi! Buona giornata. don Luciano.