Venerdì III Settimana del Tempo Ordinario

San Tommaso d’Aquino, Presbitero e Dottore della Chiesa

2Samuele 11,1-4a.5-10a.13-17  Salmo 50  Marco 4,26-34

Impressionante come dalla vetta della preghiera il re Davide sprofondi nel peccato più turpe. Eppure, proprio dalla stirpe di Davide nasce il Salvatore del mondo. Davide è l’emblema dell’uomo che ha in sé lo Spirito di Dio e insieme lo spirito del male, sempre in lotta tra questi due opposti. L’uomo è mistero di bene e di male. Dentro questo coacervo di santità e malvagità entra Gesù per salvarci! È necessario che prendiamo coscienza che siamo tutti come Davide. Non scandalizziamoci del suo peccato: siamo così anche noi! Se Gesù non entra in noi, siamo perduti. Se non è la lussuria sarà la superbia o l’accidia o l’invidia o la gola o l’avarizia o l’ira: sempre potenzialmente nel baratro del male! Con il Salmo 50 continuiamo a ripetere: “Perdonaci Signore, abbiamo peccato!“. Buona giornata. don Luciano.