Santissima Trinità (B)
Deuteronomio 4,32-34.39-40 Salmo 32 Romani 8,14-17 Matteo 28,16-20
Di una persona si può parlare per conoscenza diretta o per sentito dire. Ovvio che nel primo caso la conoscenza è più autentica della seconda opzione. La rivoluzione teologica operata dall’Ebraismo è impressionante in questo senso: di Dio non si parla più filosofeggiando ma raccontando la storia del popolo che ne fa esperienza viva nel suo cammino di liberazione. Di Dio non si parla più per sentito dire, sostenendo una ipotesi rispetto ad un’altra, ma se ne narra l’esercizio storico dell’amore. Dio è uno che ha a che fare con la vita quotidiana dei suoi figli. Questa verità assume una evidenza strepitosa nel momento in cui in Gesù, Dio si fa non solo visibile dentro atti salvifici straordinari ma dentro un volto e un corpo ben preciso. Gesù parla di Dio come suo Padre e di sé come suo Figlio: la loro relazione è lo Spirito Santo. L’amore è l’essenza di Dio. In questa essenza Gesù ci chiede di battezzare, cioè immergere ogni uomo… troppo bello! Buona Domenica. don Luciano.