Sabato VIII Settimana del Tempo Ordinario

Siracide 51,17-27   Salmo 18   Marco 11,27-33

La vita è come una grande tavolozza bianca su cui siamo chiamati a disegnare il nostro capolavoro. I colori ci sono dati dagli eventi della storia: ci sono colori scuri e ci sono colori chiari, ci sono colori sgargianti e ci sono colori tenui. Un capolavoro non è mai monocolore! L’estro dell’artista sta nell’utilizzare al meglio le varie tinte per armonizzare il tutto. Ci deve essere, ovviamente, un progetto nel mettere insieme i colori, non si può andare a caso. Mi sembra di trovare in questi versetti del Libro del Siracide le indicazioni più illuminanti per avere l’ispirazione più geniale: “Ricercai assiduamente la sapienza nella mia preghiera… Chinai un poco l’orecchio, l’accolsi e vi trovai per me un insegnamento abbondante… Con essa feci progresso… La mia anima si è allenata in essa”.

Il sogno di Dio sull’uomo è la fonte per uno sguardo profetico che ci evita di disegnare un’opera tetra e deludente. La Sapienza è qualcosa che si acquisisce nel tempo. Non bisogna aver fretta di concludere la nostra opera in un momento o troppo triste o troppo felice. Tutto va soppesato e armonizzato con la sapienza dei giorni. Il Siracide vede la bellezza dentro un lento ma inesorabile progresso. Cerchiamo diaver pazienza. Usando l’immagine di Madre Teresa di Calcutta, siamo matite di vari colori che, a seconda della situazione, lasciano a Dio di comporre il suo sapiente capolavoro.  Buona giornata. Don Luciano.

P.S. In Pieve stamani Jacopo Diallo e nel pomeriggio Mia Messina ricevono il Santo Battesimo.

Preghiamo per Nello Filipponi (Via Allende, 19), Rosanna Gianassi (RSA B. Angelico) e Stefano Capecchi (Mucciano) perché i loro occhi possano contemplare faccia a faccia il volto di Gesù.